L’arteterapia nasce nella prima metà del ventesimo secolo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per curare i reduci di guerra e i malati di tubercolosi che trascorrevano lunghi periodi nei luoghi di cura. In ambedue i casi i soggetti sviluppavano forti stati d’animo depressivi.
Artisti e psicoterapeuti interessati alla potenzialità del linguaggio pittorico sperimentarono laboratori proponendo attività di disegno e pittura che diedero risultati migliorativi sullo stato dei pazienti. Così, nel giro di qualche anno, divenne un’attività vera propria di supporto e completamento alla terapia medica e prese Il nome di arteterapia.
Quando ricorrere all'arteterapia
L’arteterapia può essere indicata per patologie sia di natura organica, che psichica, che psicosomatica. Può essere applicata come terapia di sostegno alle normali cure mediche di quasi tutti i tipi di malattia e come post-trattamento o continuazione della cura.
Tutti, a qualsiasi età, possono fare arteterapia.
Dove e Come si svolge
Il lavoro ha luogo in uno spazio protetto, in un clima accogliente, di condivisione e ascolto privo di giudizio.
Nel laboratorio vengono proposte attività come la pittura, il disegno, il collage, la manipolazione della creta e di altri materiali tridimensionali, integrando talvolta nelle proposte anche strumenti quali la musica, la scrittura creativa, il movimento, la respirazione.
Le immagini, gli scritti e i prodotti creativi che i partecipanti sono invitati a produrre non hanno finalità tecniche od estetiche ma sono il principale strumento di relazione con sé stessi e con l’altro.
Gli obiettivi dell'arteterapia
L’arteterapia fa affiorare la potenzialità creativa, che possiede ogni persona, fa elaborare tutte quelle sensazioni che non emergono con le parole e nei contesti quotidiani. Per mezzo dell’azione creativa l’immagine interna diventa immagine esterna, visibile e comunica all’altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo.
L’arteterapia è uno strumento delicato che permette un’espressione diretta, immediata, spontanea, arcaica ed istintiva di noi stessi che non passa attraverso l’intelletto.
I materiali e le tecniche che il paziente utilizza gli permettono di esprimere, plasmare e dare una identità precisa al problema che l’ha portato in terapia; attraverso l’aiuto del terapeuta è possibile raggiungere una nuova visione di tale difficoltà,un’intuizione che lo avvicini alla risoluzione.
Infatti, nell’arteterapia la produzione artistica non avviene in completa solitudine, è coinvolta anche una relazione tra due persone, il terapeuta e il paziente, e nell’ambito di tale alleanza, la propria creazione viene osservata e discussa.
L’arteterapeuta deve saper accogliere, legittimare, amplificare i messaggi dell’altro con parole, disegni, proposte, senza formulare alcun giudizio.
Dunque uno strumento piacevole, efficace e innovativo nell’ambito della terapia medica.
Nell'articolo alcune immagini che ritraggono i partecipanti all’edizione 2018/2019 del Corso per Tecnico dell’Animazione Socio Educativa presso la nostra sede di Pistoia.
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