La richiesta da parte del mercato dei cosiddetti manager e professionisti green è in crescita da anni, da prima dell’avvento del PNRR "Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".
Su Indeed, il motore di ricerca leader per trovare lavoro, le offerte di lavoro connesse ai green jobs sono cresciute del 53% negli ultimi 3 anni.
Questo è solo uno degli indicatori che certificano una richiesta crescente di competenze green. Il Sistema Informativo Excelsior, il più dettagliato database sull’andamento del mercato del lavoro in Italia, ha rilevato che ben il 79,3% dei contratti programmati dalle aziende italiane, sono destinati a persone con le suddette skills: in termini assoluti, 2.600.000 posti di lavoro.
Il PNRR, poi, ha rappresentato un vero e proprio booster in quest'ambito: dei circa 235 miliardi stanziati per l'Italia, ben 68,9 sono destinati alla transizione ecologica.
Altra spinta a questo settore è arrivata anche dall’attuale situazione in Ucraina: un contesto che impone alle imprese una transizione green ancora più urgente, che richiede conoscenze e competenze.
E’ dalla presa di consapevolezza di tutto questo che nasce il Master in Management per la Transizione Ecologica di Esedra Formazione.
Il sistema economico e sociale subirà un cambiamento drastico in conseguenza dell’implementazione del PNRR.
Il Master in Management della Transizione Ecologica si pone l’obiettivo di fornire conoscenze e formare competenze necessarie a essere i protagonisti di questo cambiamento.
Il Master mira perciò a formare figure professionali altamente specializzate in grado di inserirsi in organizzazioni private e/o pubbliche per accompagnarle in questo processo, lungo e complesso, che è la transizione ecologica.
Il programma del Master sviluppa e integra competenze multidisciplinari in economia, finanza, gestione, strategia, organizzazione e tecnologia, con l'obiettivo di implementare modelli di business circolari basati su nuovi principi economici, come la bioeconomia, la circolarità economica e l'economia blu.
Particolare attenzione sarà riservata a:
- azioni di audit secondo gli standard internazionali ISO 14000, ISO 55001, ISO 14040, ISO 37001
- metodi di valutazione e misurazione della circolarità
- strategie di eco-design
- simbiosi industriale
- filiere circolari
- recupero e riutilizzo dei rifiuti
- valore delle risorse
- efficienza energetica.
Il Master è rivolto a:
- Giovani laureati che intendono specializzarsi in questo settore in forte crescita
- Manager, che vogliono crescere professionalmente o sviluppare nuove competenze per accedere ad altre posizioni aziendali
L’iscrizione al Master è subordinata al superamento della fase di ammissione volta a individuare le hard e soft skills, le motivazioni e il potenziale.
La fase di ammissione consiste
- In test logici
- Colloquio motivazionale
Il master si prefigge di formare un professionista a tutto tondo, che possa coordinare e traghettare l'impresa in un nuovo processo o implementare quelle azioni già iniziate.
E soprattutto saranno previste visiting experience in contesti aziendali che forniranno ai discenti quelle conoscenze e competenze pratiche che consentiranno loro di avere un curriculum vitae più ricco e di poter essere immediatamente efficaci una volta fatto il loro ingresso nel mondo lavorativo.
La durata del corso è di 250 ore in aula più 300 ore di esperienza in azienda.
Le lezioni, che si terranno il venerdì e il sabato, saranno:
- per il 70% in Live Streaming, su piattaforma Microsoft Teams
- per il restante 30% presso la nostra sede di Lucca, in Viale San Concordio 135
Saranno previsti seminari, convegni, visite in aziende del territorio e testimonianze da parte di manager e professinisti.
Il Master è a numero chiuso, la partecipazione è riservata ad un numero massimo di 25 persone
Le macro-aree di insegnamento saranno:
- Economia circolare per la sostenibilità
- Normativa europea recepita e non
- Audit e Strumenti di certificazione ambientale e anticorruzione
- Economia circolare per il territorio e l'ambiente costruito
- Strumenti per la transizione ecologica ed energetica nell'agroindustria
- Premesse epistemologiche della transizione ecologica
- Educazione e formazione alla sostenibilità
- Territori, istituzioni e comunità sostenibili
- Lavoro, produzione e consumo verso nuovi modelli ecosociali
- Progettare e rendere praticabile la transizione
- Fund raising per progetti ecosostenibili
I docenti sono scelti fra esperti pluriennali del settore di insegnamento ovvero fra professionisti qualificati per le aree di intervento.
Per facilitare l'ingresso in tempi rapidi nel mondo del lavoro, è previsto un Career Counselor qualificato che attraverso one to one counseling, in base anche alle aspettative professionali e alle esperienze formative pregresse:
- identificherà le migliori strategie di accesso al mondo lavorativo
- formerà il partecipante in modo da renderlo autonomo nella ricerca del lavoro
- fornirà una conoscenza approfondita del tessuto imprenditoriale locale e nazionale
Nell’ambito di una realtà industriale, di un ente pubblico o di consorzi privati, l’eco manager individua le politiche ambientali e ne coordina l’attuazione: il suo obiettivo è ridurre l’impatto ambientale di un processo produttivo, di una procedura, di ogni singolo aspetto della vita d’azienda o di ente.
I compiti specifici dell’eco manager riguardano:
- la definizione di strategie volte a ridurre l’inquinamento derivante dall’attività produttiva;
- la predisposizione delle azioni necessarie per il rispetto della normativa ambientale, tema complesso ed in costante aggiornamento con regime sanzionatorio anche in sede penale;
- la supervisione sulle normative applicabili all’azienda;
- il monitoraggio delle opzioni legislative ed economico-finanziario (bandi e agevolazioni per la scelta di opzioni sostenibili);
- il monitoraggio per l’implementazione reale – e non solo formale – dell’eventuale sistema di gestione aziendale adottato;
- la verifica che tutti i processi avvengano secondo i disciplinari di qualità ambientale;
- la supervisione dell’applicazione dei criteri di efficienza energetica;
- la valorizzazione del surplus green dell’azienda, come marchio, brand, prodotti, sistema di gestione e coinvolgimento del personale;
- il coordinamento delle figure operative: l’eco-auditor, il risk manager, l’energy manager,...
- l’individuazione del processo aziendale per la transizione verso sistemi di economia circolare